Categoria | Abstract scientifico |
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Area Scientifica di riferimento | Esperienze e metodologie della farmacia clinica |
Titolo | L' aderenza alla terapia con upadacitinib e tocilizumab nel trattamento dell'artrite reumatoide |
Autori | Massa G. (1) , Scogliera F. (1), Botta A. (1) - 1) ASL Salerno Distretto Sanitario 64 Eboli (SA) |
Obiettivo | Il presente studio ha lo scopo di valutare e confrontare i dati di aderenza terapeutica al trattamento con upadacitinib e tocilizumab osservati in un gruppo di pazienti adulti con artrite reumatoide. |
Introduzione | Upadacitinib è un inibitore delle Janus chinasi (JAK), somministrato per via orale. Approvato per il trattamento dell’artrite reumatoide (AR) alla dose di 15 mg die. Tocilizumab, inibitore dell’interleuchina 6, è somministrato per via sottocutanea, alla dose di 162 mg una volta a settimana. Entrambi sono trattamenti di seconda linea in pazienti che hanno avuto una risposta inadeguata o che sono intolleranti ad uno o più farmaci antireumatici modificanti la malattia (DMARD). I due farmaci sono stati messi a confronto alla luce della loro differente posologia e modalità di somministrazione. |
Metodi | L’aderenza alla terapia è stata analizzata attraverso il Medication Possession Ratio (MPR). Dall’estrazione dei flussi di erogazione del periodo compreso tra il 1 settembre 2023 e il 31 agosto 2024 dal portale regionale, è stato calcolato il valore MPR sulla base delle dispensazioni effettuate da una farmacia territoriale di una ASL della regione Campania. E' stato necessario calcolare i giorni di terapia dispensati e l’intervallo temporale tra la prima e la conclusione teorica dell’ultima dispensazione. Nel database Excel i pazienti sono stati stratificati in base a genere e fascia d’età e classificati in: aderenti (MPR ≥80%), mediamente aderenti (40≤ MPR ≤80%) e non aderenti (MPR ≤40%). |
Risultati | Nel presente studio sono stati arruolati 13 pazienti in terapia con upadacitinib (UPA) e 14 con tocilizumab (TCZ). Confrontando i dati di aderenza si rileva che i pazienti in terapia con TCZ sono maggiormente aderenti alla terapia (78,6%) rispetto a quelli con UPA (61,5%). Nella stratificazione per età, i pazienti aderenti ad UPA sono distribuiti in modo analogo tra gli under (62,50%) e gli over 65 (60,0%) con un minimo scarto percentuale; mentre nel caso del TCZ si osserva una netta differenza tra gli over e gli under 65 (100% vs 71,4%). Dall’analisi dei dati in relazione al genere, si evince che per entrambi i farmaci, sono gli uomini a mostrare una maggiore aderenza, con uno scarto del 7% nel caso di UPA e del 27% nel caso di TCZ. |
Discussione e conclusioni * | Una delle peculiarità dei JAK inibitori come UPA, è la somministrazione orale. Nonostante sia considerata un vantaggio per la compliance del paziente, va posta particolare attenzione a patologie croniche come l’AR in cui la politerapia determina uno scarso controllo dell’assunzione dei farmaci. Lo studio ha evidenziato una maggiore aderenza al TCZ, somministrato per via sottocutanea settimanalmente, rispetto alla terapia orale giornaliera con UPA. Il caso dei pazienti under 65 che hanno dimostrato un’aderenza minore, è probabile sia dovuto alla difficoltà dei più giovani di approcciarsi alle terapie croniche. La corretta osservazione delle prescrizioni favorirebbe l’aderenza terapeutica e una qualità di vita migliore. |
POSTER | Poster-2024_982.pdf |
Utente | Giusy Massa |