Sviluppo di una strategia operativa efficace volta a fornire al clinico tutti gli elementi per la valutazione della terapia farmacologica al fine di migliorare l’appropriatezza prescrittiva

I problemi correlati a interazioni farmacologiche hanno un notevole impatto sulla salute, in particolare tra i pazienti in terapia antitumorale, a causa della natura e della complessità delle cure [1].
E’ importante adottare strategie preventive che riducano le prescrizioni potenzialmente inappropriate al fine di ottimizzare l’impiego dei farmaci, minimizzare i problemi collegati al loro utilizzo e ridurre gli sprechi anche in termini di spesa sanitaria [2,3].
Il farmacista ha un ruolo fondamentale nel garantire l'uso sicuro, efficace e razionale dei farmaci in questo setting di pazienti [4]

Il progetto si sviluppa in fasi e prevede l’utilizzo del supporto informatico NAVFARMA.
- preanalisi della terapia farmacologica a cura del farmacista
- anamnesi farmacologica da parte dello specialista, ricognizione e analisi dei dati, anche con approfondimenti bibliografici.
- confronto con lo specialista, riconciliazione ed eventuale deprescribing.
- le azioni intraprese vengono riportate in cartella clinica con le osservazioni per il paziente/caregiver e MMG.
Se si evidenziano interazioni che non sono di stretta pertinenza dello specialista, si procede con il coinvolgimento del MMG: confronto sulla terapia ed interazioni farmacologiche, riconciliazione ed eventuale deprescribing.

La raccolta dei dati è iniziata il 1 aprile 2024 e al 31 luglio risultano analizzati 102 pazienti, per 84 dei quali è stata completata la riconciliazione (82%). Tutti con età >65 anni in politerapia con più di 5 farmaci trattati presso le U.O. di Oncologia e Ematologia nei P.O. di Ravenna e Rimini. L’analisi in Navfarma mostra che 7 pazienti assumono farmaci beers (7%) che appartengono prevalentemente alla classe terapeutica delle benzodiazepine e per 76 sono state riscontrate interazioni maggiori (74%).
Su 9 pazienti si è ritenuto opportuno fare deprescribing.

Il progetto pilota è stato accolto con entusiasmo dai clinici delle UO coinvolte, il farmacista è diventato un punto di riferimento per l’ottimizzazione della terapia del paziente nel suo percorso di cura. Il prossimo step sarà dare continuità a queste attività con nuove e specifiche progettualità.
Migliorare l’appropriatezza prescrittiva, ridurre il rischio di interazioni farmacologiche e la comparsa di eventi avversi risponde inoltre agli indirizzi regionali e aziendali rivolti all’implementazione di programmi di Medication review nei vari setting assistenziali.