Categoria | Abstract scientifico |
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Area Scientifica di riferimento | Farmacoepidemiologia e farmacoeconomia |
Titolo | Efficacia e sicurezza di (177Lu)oxodotreotide in pazienti con tumori neuroendocrini gastroenteropancreatici afferenti ad un’Unità di Medicina Nucleare |
Autori | Argiolas F.M. (1) Piras M.(2) Sulas P.(3) Cherchi S.(2) Pedrazzini A.(2) Boero M.(3) Sanna G.(2) 1)Scuola di Specializzazione in Farmacologia e Tossicologia Clinica Università degli Studi di Cagliari 2)SC Farmacia, ARNAS BROTZU 3)SC Medicina Nucleare ARNAS BROTZU |
Obiettivo | Analisi demografica e della stadiazione di malattia di base dei pazienti(pz) trattati con (177Lu)oxodotreotide e valutazione dell’efficacia e sicurezza a 6 mesi dalla fine del trattamento |
Introduzione | Il lutezio (177Lu)oxodotreotide è un radiofarmaco costituito da un analogo della somatostatina coniugato con un radionuclide [(177Lu)], indicato in pz adulti per il trattamento di tumori neuroendocrini gastroenteropancreatici (NET-GEP) ben differenziati (G1 e G2), progressivi, non asportabili o metastatici, positivi all’imaging per i recettori della somatostatina. Il trattamento con (177Lu)oxodotreotide ha portato ad un intervallo di tempo libero da progressione di malattia più lungo e un tasso globale di risposta più elevato rispetto al solo trattamento con octreotide LAR ad alte dosi[1] |
Metodi | L’analisi delle caratteristiche demografiche dei pz e della malattia di base è stata eseguita estrapolando i dati riportati nel Registro AIFA ed in cartella clinica al momento dell’elezione del pz al trattamento con (177Lu)oxodotreotide. È stato considerato il sesso del paziente, età, sede di metastasi e trattamenti precedenti. La valutazione dell’efficacia e della sicurezza è stata possibile analizzando le immagini della PET 68Ga-DOTATOC effettuata ai sei mesi dalla fine del trattamento (200 mCi/8 sett.) e la registrazione in cartella clinica dell’insorgenza di eventuali reazioni avverse |
Risultati | I pz analizzati sono 8 (7 maschi e 1 femmina, età 61-88 anni); il pancreas è la sede primitiva più frequente (4 pz), segue l’ileo (3 pz) e lo stomaco (1 pz). La sede principale di metastasi è il fegato (7/8 pz), linfonodi (2/8 pz), ossa e polmoni (2/8 pz). I pz sono stati trattati precedentemente con Lanreotide, altra chemioterapia e chirurgia citoriduttiva. Due pz hanno interrotto il trattamento per deterioramento delle condizioni cliniche generali. Al follow up con PET68Ga-DOTATOC, in 5/6 pz si evidenzia una significativa stazionarietà di malattia in tutte le sedi ed in un pz la riduzione delle dimensioni delle lesioni a livello linfonodale. Solo un pz ha manifestato nausea di grado 1 come effetto indesiderato durante la somministrazione |
Discussione e conclusioni * | L’analisi conferma quanto riportato negli studi registrativi in riferimento al controllo della malattia in questa tipologia di pz, che viene perlomeno stabilizzata. Si conferma, inoltre, l’ottimo profilo di sicurezza del farmaco, in quanto nessun pz ha registrato effetti indesiderati gravi. Il presente lavoro pone le basi per un’ulteriore analisi atta a monitorare l’efficacia e la sicurezza in tempi successivi ai succitati 6 mesi. In conclusione, la crescente esperienza e gli incoraggianti dati della letteratura recente suggeriscono la possibilità del ritrattamento dei pz già trattati con (177Lu)oxodotreotide, l’incremento delle somministrazioni e l’estensione delle indicazioni ai NET-GEP di grado 3 e ad altri tipi tumori neuroendocrini[2] |
POSTER | Poster-Sifact.pdf |
Bibliografia | 1.Strosberg J, et al.; NETTER-1 Trial Investigators. Phase 3 Trial of 177Lu-Dotatate for Midgut Neuroendocrine Tumors. N Engl J Med. 2017 Jan 12;376(2):125-135. 2.Singh S, et al.; all the NETTER-2 Trial Investigators. Lancet. 2024 Jun 29;403(10446):2807-2817 |
Utente | francescomarioargiolas |