L’obiettivo del presente abstract è stato analizzare gli aspetti di efficacia, tramite valutazione delle risonanze magnetiche, e di farmacoeconomia del trattamento con ocrelizumab.

La Sclerosi Multipla (SM) è una delle malattie invalidanti più comuni, di tipo non traumatico, che affligge principalmente i giovani adulti, colpendo il sistema nervoso centrale (SNC).
Il costo di detta patologia è tendenzialmente molto elevato e rappresenta un notevole onere per la società e per il SSN, considerando i costi diretti e costi indiretti.
A tal fine è estremamente interessante comprendere l'entità dell' efficacia della terapia con ocrelizumab e analizzare i costi sostenuti nella ASL 02 Abruzzo per i pazienti in trattamento con l’anticorpo monoclonale.

Al fine di raggiungere gli obiettivi sopracitati, i materiali e i metodi utilizzati nello studio sperimentale sono stati i seguenti:
1. Dati forniti dal reparto di Neurologia del P.O. “SS. Annunziata” di Chieti;
2. Risultati delle analisi di laboratorio ricavati mediante il portale TD-WEB – Laboratorio Analisi;
3. Gestionale AREAS, in dotazione presso la Farmacia interna del P.O. “SS. Annunziata” di Chieti.

Dei pazienti in trattamento, ad un anno prima (T-12) della terapia con ocrelizumab, si rileva che il 55% (n=17 pazienti) non presentava alcuna attività alla RM, per il 26% (n=8 pazienti) insorgevano nuove lesioni alla risonanza magnetica con la terapia precedente e il 19% (n=6 pazienti) aveva lesioni attive captanti al gadolinio. Dopo un anno di terapia (T12), quasi la totalità della popolazione in esame (87%) non presenta più alcuna attività alla risonanza, eccezione fatta per 2 pazienti (6,5%) che risultano avere lesioni captanti al gadolinio e altri 2 pazienti con nuove lesioni. A testimonianza dell'efficacia e sicurezza dimostrate, l'impatto economico di ocrelizumab è pertanto passato da 46.535,17 € nel 2018 ad 325.708,40 € nel 2023.

Dall’analisi degli esiti delle risonanze magnetiche dei pazienti inclusi nel campione di interesse è stato interessante osservare, come il trattamento con ocrelizumab abbia dimostrato efficacia nel ridurre lesioni a livello cerebrale, dimostrandosi un’ottima terapia per i pazienti malati di sclerosi multipla.
Sebbene l’uso dell’anticorpo monoclonale contribuisca da un lato ad incrementare i costi diretti della SM, dall’altro lato determina una riduzione della disabilità e della progressione della patologia che incide notevolmente sull’abbattimento di quelli che sono i costi indiretti.