Categoria | Abstract scientifico |
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Area Scientifica di riferimento | Farmacoepidemiologia e farmacoeconomia |
Titolo | ANALISI DI REAL WORLD DATA SULLA PRESCRIZIONE DI ACIDO BEMPEDOICO IN UN POLICLINICO UNIVERSITARIO DELL’ EMILIA ROMAGNA |
Autori | Longo A (1), Leoncini E (1), Zallocco N (1), Fragomeno B (1), Pierfelice G (1), Ciani A (1), Valdarnini N (1), Gregolin G (1), Traficante M (1), Tombari F (1), Stancari A (1) - 1) Farmacia Clinica Produzione e Ricerca IRCCS - Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna Policlinico Sant'Orsola |
Obiettivo | Obiettivo del lavoro è l’analisi delle schede di valutazione e prescrizione di acido bempedoico dei pazienti trattati in un Policlinico universitario dell’Emilia Romagna. |
Introduzione | Nonostante la comprovata efficacia delle statine come trattamento di prima linea per l’ipercolesterolemia, una porzione non trascurabile di pazienti non raggiungono i valori raccomandati dalle linee guida[1]. Per questa popolazione esiste dunque la necessità di terapie ipolipemizzanti aggiuntive e/o alternative alle statine. L’acido bempedoico è una piccola molecola che è attivata selettivamente a livello epatico ed è in grado di inibire la sintesi del colesterolo in una tappa enzimatica a monte di quella target delle statine[2]. |
Metodi | L’analisi ha valutato le schede di prescrizione regionale dell’Emilia Romagna di acido bempedoico e sua associazione a dose fissa con ezetimibe pervenute all’ambulatorio di erogazione diretta nel periodo 01/03/2023 – 31/08/2024. Il data set è stato creato ed elaborato mediante foglio di calcolo Excel, valorizzando le informazioni riportate nella scheda di prescrizione. Questo ha permesso di quantificare i dati per età, sesso, diagnosi, classe di rischio cardiovascolare (CV), scenario terapeutico rimborsato e terapia concomitante. |
Risultati | L'analisi ha individuato 518 pazienti, 266 (51%) donne e 252 (49%) uomini, di età media 69 anni. L’8% è affetto da ipercolesterolemia primaria familiare eterozigote, il 39% da ipercolesterolemia primaria non familiare e il 53% da dislipidemia mista. Il 43% ha un rischio CV molto alto, il 24 % rischio alto, il 20% rischio moderato ed il 13% rischio medio. Il 44% dei pazienti presenta controindicazione o intolleranza al trattamento di 1° e 2° livello con statine, e non è a target LDL-C con ezetimibe. Il 16% è intollerante ad ezetimibe e statine. Il 34% non è a target LDL-C nonostante trattamento con statine alla massima dose tollerata + ezetimibe. Il 52% dei pazienti è in terapia con acido bempedoico + ezetimibe ed il 7% con inibitori PCSK9. |
Discussione e conclusioni * | All’avvio del trattamento con acido bempedoico il 60% dei pazienti risultava non a target LDL-C a causa di intolleranza e/o controindicazione all'utilizzo di statine e/o ezetimibe. Il 34% risultava non a target LDL-C nonostante l'utilizzo della massima dose tollerata di statine. Questi risultati forniscono un'importante evidenza sull'utilizzo dell'acido bempedoico, attivo selettivamente a livello epatico e quindi con ridotto rischio di miopatia, in pazienti con intolleranza alle statine. I dati inoltre evidenziano che l'acido bempedoico, agendo in una tappa enzimatica a monte di quella inibita dalle statine, rappresenta un'opzione terapeutica additiva quando la statina non consente di raggiungere gli obiettivi raccomandati. |
POSTER | POSTER-SIFACT-2024.pdf |
Bibliografia | 1 Di Fusco SA, Scicchitano P, Colivicchi F. Opportunità e prospettive per l’impiego dell’acido bempedoico nella pratica clinica. G Ital Cardiol (Rome). 2021 Apr;22(4 Suppl 1):22S-27S. 2 Colivicchi F, Di Fusco SA, Gabrielli D. Acido bempedoico: una nuova opportunità terapeutica per la cura dell’ipercolesterolemia. G Ital Cardiol (Rome). 2021 Apr;22(4):301-310. |
Utente | eleoncini |