Categoria | Abstract scientifico |
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Area Scientifica di riferimento | L’intervento “clinico” attivo del farmacista: case report e case series |
Titolo | Studio sulla prevalenza delle prescrizioni potenzialmente inappropriate e omesse in pazienti anziani ospedalizzati secondo i criteri STOPPeSTART. |
Autori | Lanaro A(1)(2), Saggin L(2), Bugnola S(3)(4), Castellucci F(3)(4), Sartori M(4), Mosele E(2), Pellizzari L(4) - 1)Scuola di Specializzazione in Farmacologia e Tossicologia Clinica UNIVR, 2)ULSS7 UOC Farmacia Ospedaliera, 3)Scuola di Specializzazione in Geriatria UNIVR, 4)ULSS7 UOC Geriatria Santorso |
Obiettivo | Analizzare la terapia farmacologica negli anziani in ospedale per valutare le prescrizioni potenzialmente inappropriate (PIPs), omesse (POPs) e le interazioni farmacologiche. |
Introduzione | Secondo l'ultimo rapporto Osmed nel 2022, la popolazione over 65 in Italia ha raggiunto i 13,9 milioni, rappresentando il 24% del totale. Il consumo di farmaci cresce fino agli 80-84 anni, con una spesa media di 556,2 euro per utilizzatore. Il 98,4% degli anziani ha ricevuto almeno una prescrizione, con il 68,1% che assume almeno 5 farmaci e il 28,6% almeno 10 [1]. È fondamentale migliorare la gestione delle prescrizioni per ridurre le interazioni farmacologiche, il fallimento terapeutico e i ricoveri ospedalieri, oltre a promuovere la deprescrizione. |
Metodi | La coorte è composta da 100 pazienti over 75 anni ricoverati per acuti nel reparto di Geriatria da giugno a settembre 2024. All'ingresso, i pazienti vengono intervistati per raccogliere anamnesi clinica e farmacologica. Il farmacista clinico esamina la cartella clinica informatizzata e valuta le PIPs sia all'ingresso (T0) che alla dimissione (T1). Utilizzando l'applicativo Micromedex, si analizzano le interazioni farmacologiche (IF) per individuare le classi di farmaci più frequentemente coinvolte in PIPs. Queste informazioni saranno utilizzate in una fase successiva per il processo di “deprescribing”, seguendo le raccomandazioni dei criteri STOPP e START. |
Risultati | Sono stati analizzati 100 pazienti over 75, di cui il 77% in politerapia e il 16% assumeva più di 10 farmaci, con un'età media di 88 anni (51% donne, 49% uomini). Al T0, le prescrizioni inappropriate (PIPs) e omesse (POPs) erano rispettivamente del 92% e 70%, con 192 interazioni farmacologiche (IF). Al T1, PIPs e POPs sono scese al 74% e 50%, con IF ridotte a 165. Tra i criteri STOPP, spiccano l'uso prolungato di inibitori della pompa protonica (9.86%) e benzodiazepine (7.74%). Per i criteri START, si segnalano prescrizioni omesse di vitamina D(12%)per pazienti con osteoporosi e di antagonisti del recettore mineralcorticoide in insufficienza cardiaca con funzione renale conservata(5%). La polifarmacoterapia in dimissione è diminuita del 9%. |
Discussione e conclusioni * | I risultati ottenuti evidenziano un miglioramento significativo nella gestione farmacologica dei pazienti over 75. L'obiettivo di ridurre le prescrizioni inappropriate (PIPs) e omesse (POPs) è stato raggiunto, con una diminuzione rispettivamente al 74% e 50%; anche le interazioni farmacologiche sono diminuite da 192 a 165. La diminuzione della polifarmacoterapia del 9% rappresenta un passo positivo verso una terapia più sicura e personalizzata. Il prossimo obiettivo è quello di formare un team multidisciplinare, incluso un farmacista clinico, per rivedere le terapie e implementare attività di deprescribing, documentando le decisioni cliniche per garantire una gestione più sicura e appropriata dei farmaci. |
POSTER | POSTER-Sifact-cod.-2024_909.pdf |
Bibliografia | [1]. Rapporto Nazionale Osmed-anno 2022 |
Utente | Aurora |