L’uso consapevole degli emoderivati rappresenta una priorità per il Servizio Sanitario Nazionale e a livello regionale un obiettivo fondamentale da perseguire data la realtà di carenza di tali farmaci

Fra gli emoderivati la prescrizione medica dell’albumina coinvolge una vasta gamma di indicazioni cliniche e purtroppo in ambito ospedaliero il suo impiego è spesso soggetto ad un uso inappropriato.
Solo per le condizioni cliniche riportate in NOTA AIFA 15, il trattamento è rimborsabile dal SSN.

Dai dati rilevati in Regione Veneto si evidenzia come l’Azienda ULSS 3 sia fra le ULSS con maggiori consumi di albumina (oltre 36.000 gr di albumina).
Sulla base del dato complessivo relativo all’intera azienda ospedaliera ULSS 3, si è avviato un lavoro di indagine sui dati di consumo dell’albumina nei reparti richiedenti, relativo al biennio 22-'23. Sono state esaminate le richieste e rilevate alcune criticità:
Elevata richiesta di albumina (n.flac., durata trattamento)
Compilazione non completa del modulo di richiesta di albumina
Indicazione non appropriata
Abbiamo considerato i valori di consumo per reparti a maggior uso, ad esempio le rianimazioni nel 2023 e gennaio-luglio 2024.

Nel biennio 2022-23 il consumo totale per due sedi ospedaliere dell’Azienda ULSS 3 è stato 5.561 flac per il 2022 e 7.220 flac per il 2023 con aumento di 29.8%. Vista la crescita si è creato file excel rilevando: motivazione, valori di albuminemia, durata di trattamento. Dai dati sono emersi quali sono i reparti a maggiore consumo e le indicazioni più frequenti: per i 2 reparti di rianimazione, a parità di numero posti letti, il consumo di albumina nel 2023 nel reparto A è di 1.242 flac. nel reparto B di 198 flac. Nel periodo gennaio - luglio 2023 per il reparto A il consumo è di 830 flac., per il reparto B di 140. In stesso periodo 2024 il dato per il reparto A è 519, per il reparto B è 55 pari a riduzione di 37.5% e 60.7% rispettivamente.

Dai dati ottenuti si evidenzia come la verifica delle indicazioni riportate nelle richieste di albumina di tali reparti e successivamente l’organizzazione di incontri audit, ha permesso di ottenere una sensibile riduzione del consumo dell’albumina.
Le attività di sensibilizzazione sull’uso corretto dell’albumina: revisione dei consumi, analisi delle richieste, audit con i reparti, hanno dimostrato di essere un efficace strumento per il raggiungimento dell’appropriatezza prescrittiva dell’albumina. Ciò è di fondamentale importanza in quanto prodotto ad alto valore etico, derivante dalla lavorazione di sangue da donatore