Categoria | Abstract scientifico |
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Area Scientifica di riferimento | Farmacoepidemiologia e farmacoeconomia |
Titolo | Confronto tra utilizzo di ribociclib, palbociclib e abemaciclib come trattamento del carcinoma mammario avanzato HR+/HER2- in un’Azienda Sanitaria |
Autori | Sias C. (2), Podetti D. (1), Pugliese A. (1), Gandolfi F. (3) 1) Dirigente Farmacista Dipartimento Farmaceutico Interaziendale, AUSL di Modena, 2) Specializzanda/o in Farmacia Ospedaliera presso UNIMORE, 3) SS Dipartimento Farmaceutico Interaziendale - AUSL di Modena |
Obiettivo | L’obiettivo di questo lavoro è confrontare i profili di utilizzo degli inibitori delle chinasi CDK 5/6i prescritti in un’Azienda Sanitaria dell’Emilia Romagna. |
Introduzione | Il trattamento dei pazienti con carcinoma mammario metastatico HR+ e HER2- prevede inibitori di CDK 4/6, come palbociclib, ribociclib e abemaciclib. Questi farmaci, associati alla terapia endocrina, mostrano un tasso di regressione tumorale medio del 55%, senza differenze significative tra i tre. Tuttavia, ribociclib è collegato a un prolungamento dell'intervallo QTc, che non si osserva per gli altri due. Pertanto, è necessario monitorare l'intervallo QTc al basale, a 14 e 28 giorni per i pazienti in trattamento con ribociclib. Nella scelta del CDK 4/6i va considerato il rischio individuale. |
Metodi | L’analisi è stata eseguita confrontando i pazienti con HR+/HER2- MBC in trattamento con un CDK 4/6i ritirato presso le Farmacie Ospedaliere di un’Azienda Sanitaria dell’Emilia Romagna nel periodo tra il 01/01/2023 e il 01/08/2024. Per elaborare i dati è stato utilizzato l’applicativo aziendale in uso dalla farmacia e i Registri di Monitoraggio WEB Based. |
Risultati | I risultati della nostra analisi mostrano che 290 pazienti sono trattati con inibitori di CDK 4/6. Di questi, il 40% utilizza palbociclib (28 incidenti, 62 prevalenti, 25 cessanti), il 29% abemaciclib (14 incidenti, 52 prevalenti, 18 cessanti) e il 31% ribociclib (16 incidenti, 51 prevalenti, 24 cessanti). Tra i pazienti trattati, il 73% (61 pazienti) con abemaciclib ha subito una riduzione di dose, così come il 65% (75 pazienti) con palbociclib e il 59% (54 pazienti) con ribociclib. Le principali cause di riduzione di dose sono state la neutropenia per ribociclib e palbociclib, e la diarrea per abemaciclib. Non è stata riscontrata alcuna riduzione di dose causata da tossicità cardiaca associata all'utilizzo di ribociclib1. |
Discussione e conclusioni * | Nonostante negli studi clinici di confronto tra palbociclib, ribociclib e abemaciclib non siano emerse differenze significative tra i tre farmaci, i dati analizzati indicano un maggiore uso di palbociclib. Questa preferenza potrebbe derivare dal suo impiego più prolungato rispetto agli altri CDK 4/6i e dal fatto che non provoca tossicità cardiaca, a differenza di ribociclib. Le differenze nell’utilizzo riflettono una maggiore facilità di gestione degli eventi avversi da parte dei medici, favorendo la continuità terapeutica nei pazienti. Acquisire esperienza con questi farmaci e comprendere i tassi di eventi avversi nei follow-up estesi sarà fondamentale per ottimizzare la cura dei pazienti e valutare eventuali variazioni nell'utilizzo. |
POSTER | CICLINE-PER-SIFACT.pdf |
Bibliografia | 1. CDK4/6 inhibitors: basics, pros, and major cons in breast cancer treatment with specific regard to cardiotoxicity - a narrative review |
Utente | d.podetti |