Rilevare il numero di farmacisti SSN dedicati ai programmi di AMS in Ospedale e sul territorio nella Regione del Veneto, oltre alla tipologia e alla frequenza delle attività svolte in questo ambito

L'antimicrobial resistance (AMR) rappresenta una sfida crescente per la sanità pubblica, richiedendo un approccio multidisciplinare. I farmacisti clinici e ospedalieri sono fondamentali per ottimizzare l'uso degli antibiotici, garantendo la scelta e la somministrazione adeguata. Tuttavia, il loro coinvolgimento nei programmi di AMS in Italia è ancora in evoluzione. Uno degli obiettivi di ARCO (progetto multisocietario SIFACT, ANMDO e CARD) è stato analizzare il contributo di tutte le figure professionali coinvolte nell’AMS al fine di evidenziare punti di forza e debolezze del sistema.

Mediante una survey promossa dalla Regione Veneto, sono state raggiunte 19 UOC di Farmacia ospedaliera (FO) e 9 Assistenze Farmaceutiche o Servizi Farmaceutici Territoriali (AFT/SFT). Sono stati raccolti dati sull'organico dedicato alle attività di AMS, le tipologie di intervento e il livello di coinvolgimento attraverso questionari rivolti ai farmacisti coinvolti nell'ambito. È stato inoltre effettuato un confronto con gli standard internazionali (USA, EU) per identificare il gap attuale e le potenziali aree di miglioramento, con un focus sulle attività di formazione, audit, monitoraggio, e partecipazione a gruppi multidisciplinari.

Lo studio ha evidenziato la presenza di un farmacista parzialmente dedicato alle attività di AMS ogni 295 posti letto nelle FO, mentre nelle AFT/SFT si rileva un farmacista parzialmente dedicato ogni 310.000 assistiti. Solo una FO individua un farmacista dedicato a tempo pieno. Le principali attività svolte riguardano la revisione dell’appropriatezza prescrittiva, il supporto ai comitati multidisciplinari e la formazione del personale sanitario. Tuttavia, il profilo professionale, insieme agli ambiti di competenza e autonomia, presenta ampi margini di sviluppo, specialmente a confronto degli standard statunitensi ed europei, che prevedono inoltre un numero maggiore di risorse dedicate.

Il ruolo dei farmacisti SSN nel contrasto all’AMR in Veneto è ancora limitato rispetto alla portata della sfida. I dati evidenziano la necessità di incrementare le risorse dedicate e di armonizzare gli standard a livello regionale, per garantire un supporto più efficace nell'ottimizzazione della terapia antibiotica. Il farmacista clinico può assumere un ruolo chiave come facilitatore nell'AMS, ma per farlo è necessario riconoscere formalmente questa funzione e potenziare la formazione e il coinvolgimento nei team multidisciplinari. Il progetto ARCO ha evidenziato pertanto la necessità di definire degli standard quantitativi e delle attività nelle FO e AFT/SFT per consentire un adeguato supporto ai programmi di AMS.