Categoria | Abstract scientifico |
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Area Scientifica di riferimento | valutazione HTA di farmaci, dispositivi medici e tecnologie sanitarie |
Titolo | Trattamento del NSCLC dopo fallimento con inibitori del checkpoint immunitario e chemioterapia: meta-analisi di 5 studi randomizzati controllati. |
Autori | Gasperoni L.(1), Ossato A.(2), Del Bono L.(3), Inno A.(4), Damuzzo V.(5), Messori A.(6) - 1) IRCCS IRST “Dino Amadori”, 2) SSFO Università degli Studi di Padova, 3) SSFO Università di Pisa, 4) IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria, 5) AULSS2 Marca Trevigiana, 6) Centro Operativo HTA Toscana |
Obiettivo | La nostra analisi mira a valutare se le recenti combinazioni di trattamento del NSCLC post progressione ad ICI conferiscono un beneficio in termini di OS rispetto allo standard di cura. |
Introduzione | Gli inibitori del checkpoint immunitario (ICI), da soli o in combinazione con la chemioterapia, sono efficaci nel trattamento di prima linea del NSCLC metastatico non presentante mutazioni driver. Tuttavia, quando i pazienti progrediscono, l'efficacia delle opzioni terapeutiche disponibili è limitata. I dati sulle opzioni chemioterapiche si riferiscono principalmente a pazienti pretrattati con chemioterapia a base di platino, mentre i dati per i pazienti pretrattati con ICI sono estremamente limitati. La ricerca clinica sta valutando combinazioni innovative rispetto alla chemioterapia standard |
Metodi | La meta-analisi ha incluso studi randomizzati e controllati (RCT) con endpoint di sopravvivenza globale (OS) ed espressione dei risultati con curva Kaplan-Meier (KM), riguardanti pazienti con NSCLC progrediti dopo trattamento con ICI. La nostra analisi ha utilizzato un software di intelligenza artificiale che ricostruisce i dati dei singoli pazienti dalle curve KM. [1] Una volta creato il database di pazienti ricostruiti, abbiamo effettuato confronti indiretti tra i trattamenti di combinazione e lo standard di cura. L'hazard ratio (HR) con l'intervallo di confidenza al 95% (CI) è stato il parametro principale. L'eterogeneità si è basata su test di Wald e test del rapporto di verosimiglianza. |
Risultati | Sono stati inclusi cinque RCT, i cui bracci sperimentali comprendevano cinque diverse combinazioni di ICI + altro farmaco, frequentemente un agente antiangiogenetico. I regimi di combinazione valutati comprendevano pembrolizumab + chemioterapia, pembrolizumab + ramucirumab, sitravatinib + nivolumab, atezolizumab + cabozantinib e canakinumab + docetaxel. Nella nostra analisi, questi regimi di combinazione non hanno mostrato alcun beneficio in termini di OS rispetto alla chemioterapia (HR=1.066, 95%CI, 0.9311-1.221; p=0.35) che rappresenta l’attuale standard of care. Tra i cinque bracci di controllo, l'eterogeneità tra gli studi è stata notevolmente bassa (likelihood ratio test=3.76 su 4 df, p=0.40; Wald test=3.83 su 4 df, p=0.40). |
Discussione e conclusioni * | Il confronto indiretto dei cinque regimi combinati a base di ICI vs i cinque bracci di controllo con chemioterapia ha chiaramente dimostrato che i regimi combinati non determinano alcun beneficio di OS né in termini di rilevanza clinica, né in termini di significatività statistica pur comportando un peso economico maggiore e un profilo di sicurezza non ancora del tutto conosciuto. |
POSTER | poster-NSCLC-II-linea-definitivo.pdf |
Bibliografia | 1. Liu N, Zhou Y, Lee JJ. IPDfromKM: reconstruct individual patient data from published Kaplan-Meier survival curves. BMC Med Res Methodol. 2021 Jun 1;21(1):111. |
Utente | Lorenzo.Gasperoni |