Categoria | Abstract scientifico |
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Area Scientifica di riferimento | Esperienze e metodologie della farmacia clinica |
Titolo | BULEVIRTIDE, NUOVO TRATTAMENTO PER L’INFEZIONE DA VIRUS DELL’EPATITE DELTA (HDV): UN FOCUS SU DATI DI REAL LIFE |
Autori | Schininà C.2; Faccendini P.1; De Ponte C.1; Mazzotta S.1; Renda A.2; Chirico D.2; Ascani A.1; Passacantilli S.1; Biliotti E.3; Rianda A.3; Taibi C.3; De Maria F.3; Caioli A.3; D'Offizi G.3; Biliotti E.3 1_ Farmacia INMI Spallanzani 2_SSFO La Sapienza 3_ M.I.E. INMI Spallanzani |
Obiettivo | L’obiettivo dello studio è la valutazione dell’efficacia e della tollerabilità del trattamento con Bulevirtide per l’infezione da virus dell’epatite delta in un setting assistenziale ospedaliero. |
Introduzione | HDV è un virus difettivo che richiede la presenza del virus dell’epatite B (HBV) per replicarsi e dar luogo al virione maturo in grado di infettare gli epatociti. La co-infezione HBV/HDV causa la più grave forma di epatite virale, con maggior rischio di cirrosi e le sue complicanze, in particolar modo l’epatocarcinoma (HCC), rispetto all’infezione da altri virus epatici. Recentemente è stato approvato l’utilizzo di Bulevirtide (BLV), che blocca l’ingresso del virus negli epatociti inattivando il recettore NTCP, co-trasportatore epatico dei sali biliari e recettore per ingresso di HBV/HDV. |
Metodi | Sono stati analizzati i dati clinici e virologici di 16 soggetti con co-infezione HBV/HDV, trattati con BLV 2 mg/die sottocute da almeno 6 mesi. La caratterizzazione clinica dei soggetti è stata eseguita valutando: età, sesso, BMI, stadio di fibrosi con Fibroscan, HCC con ecografia epatica ed esami di laboratorio (AST, ALT, dosaggio acidi biliari). La caratterizzazione virologica è stata eseguita valutando i livelli di HDV-RNA (Bosphore Quantitation-Detection Kit v1). Tali parametri sono stati valutati al baseline e dopo 6 mesi inizio della terapia. I risultati sono stati espressi come mediana e range interquartile. Le variabili quantitative sono state confrontate con test Mann-Whitney U. |
Risultati | La popolazione arruolata ha un’età mediana di 50.5 [46.8-58.3] anni e BMI di 24 [23-28] kg/m2, il 62.5% (10/16) di sesso femminile ed il 50% (8/16) affetto da cirrosi epatica. Durante il trattamento si è verificata una riduzione significativa di AST (72 [47.5-93.2] vs 34.5 [28.0-39.0] U/L, p=0.0005), ALT (86 [53.5-115.8] vs 34 [23.8 - 41.8] U/L, p=0.00003) e HDV-RNA (80.500 [5630-828000] vs 2940 [1270-43200] cp/mL, p=0.0027), un incremento significativo dei livelli di acidi biliari (7.05 [3.93-14.2] vs 19.8 [14.68-36.5] moL/L, p=0.008). I livelli di stiffness epatica restano invariati (11.3 [9.25-14.2] vs 9.9 [7.77-16.0] KPa, p=0.6). Non è stata osservata correlazione significativa tra BMI e riduzione di HDV-RNA (r=0.08, p=0.7). |
Discussione e conclusioni * | I soggetti si sono dimostrati complianti. BLV ha un ottimo profilo di sicurezza, come unico effetto collaterale si ha un aumento degli acidi biliari che nella nostra casistica non si è associato alla comparsa di prurito. Nessun soggetto ha sviluppato HCC. Durante i 6 mesi di osservazione si è verificata una significativa riduzione dell’attività necro-infiammatoria epatica ed una riduzione dei livelli di viremia di HDV, indicativi di un miglioramento del quadro clinico. I livelli di stiffness epatica sono rimasti costanti, probabilmente per la brevità del periodo di osservazione. I dati di real-life sono pertanto paragonabili a quelli riportati negli studi clinici presenti in letteratura per sicurezza ed efficacia. |
POSTER | Poster-HDV-Schinina-Codice-poster-2024_776.pdf |
Utente | cecilia.schinina |