Categoria | Abstract scientifico |
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Area Scientifica di riferimento | Farmacoepidemiologia e farmacoeconomia |
Titolo | Analisi epidemiologica e monitoraggio della terapia antimicrobica al Policlinico Umberto I: un approccio innovativo alla stewardship antibiotica |
Autori | Martellone L (1,2), Leanza C (1), Covino S (1), D’Aliesio E (1), Tomolillo D (1), Coluccia A (2), Vaccaro M (2), Malandrini K (2), Oliva A (1), Mastroianni CM (1) – 1) Dipartimento di Malattie Infettive, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, 2) Farmacia Ospedaliera, Policlinico Umberto I |
Obiettivo | Presentare i risultati preliminari di un progetto di antimicrobial stewardship volto a monitorare il consumo di antibiotici e a valutare l'impatto delle consulenze infettivologiche dedicate sulla resi |
Introduzione | I programmi di antimicrobial stewardship sono fondamentali per le strutture ospedaliere, poiché consentono di ottimizzare l'uso della terapia antimicrobica e di ridurre significativamente lo sviluppo della resistenza antibiotici; questi rappresentano gli sforzi locali di un'iniziativa globale più ampia volta a contrasto dell’antibiotico resistenza, che include ad esempio linee guida nazionali [1] e internazionali [2]. |
Metodi | Il progetto di ricerca si è svolto in due parti distinte. Per la prima parte, i dati sul consumo totale di antibiotici (espresso come Defined Daily Dose, DDD) degli ultimi tre anni sono stati estratti dal database della farmacia ospedaliera e stratificati per reparto, classe ATC e classe AwARE. Sulla base di questi dati, la seconda parte ha incluso un monitoraggio sistematico delle terapie antibiotiche in reparti selezionati ad alto rischio. Il monitoraggio ha incluso la realizzazione di report bisettimanali condivisi con gli infettivologici; i report consentono agli specialisti di supervisionare a distanza le terapie antibiotiche e di intervenire tempestivamente, se necessario |
Risultati | I dati estrapolati dal database della farmacia mostrano un lieve aumento nel consumo negli ultimi tre anni (2021-2022 +6,1%, 2022-2023 +4,3%), principalmente dovuto a un maggiore impiego di antibiotici di tipo Access, in particolare Cefazolina (2022-2023 +19,5%) e Clindamicina (2022-2023 +57,8%). Sulla base dei pattern di consumo standardizzati per le giornate di degenza, sono stati selezionati sei reparti per il monitoraggio, che è iniziato il 1° aprile 2024. Da allora, sono stati raccolti dati su N=454 pazienti (M/F = 1,25, età media 66,0 SD 18,5) che hanno ricevuto terapia antibiotica. I dati preliminari mostrano una riduzione del consumo di antibiotici, inclusi i carbapenemi e gli antibiotici di tipo Reserve. |
Discussione e conclusioni * | L'aumento osservato nel consumo di antibiotici Access, in particolare Cefazolina e Clindamicina, potrebbe essere correlato all'incremento delle giornate di degenza complessive e al numero maggiore di interventi chirurgici effettuati durante il periodo considerato. Questi risultati preliminari sottolineano l'importanza di un monitoraggio continuo, del coinvolgimento di diversi professionisti sanitari e di approcci innovativi nelle iniziative di antimicrobial stewardship. L'implementazione di un programma dedicato alla stewardship antibiotica, insieme a un monitoraggio sistematico dei consumi, è essenziale per contenere l'uso di carbapenemi e antibiotici ad alto costo e per ottimizzare le pratiche terapeutiche. |
POSTER | Poster-SIFACT-Antibiotici.pdf |
Bibliografia | [1] Ministero della Salute. Piano Nazionale di Contrasto all’Antibiotico-Resistenza (PNCAR) 2022-2025. Roma: Ministero della Salute; 2022. Disponibile su: https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_3294_allegato.pdf. Ultimo accesso: 02/09/2024 [2] The WHO AWaRe (Access, Watch, Reserve) antibiotic book. Geneva: World Health Organization; 2022. Disponibile: https://www.who.int/publications/i/item/9789240062382. Ultimo accesso: 02/09/2024. |
Utente | Lorenzo.Martellone |