Categoria | Abstract scientifico |
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Area Scientifica di riferimento | Farmacovigilanza e dispositivovigilanza |
Titolo | COLLABORAZIONE TRA DIABETOLOGI E FARMACISTI: ANALISI DELL'INCREMENTO DELLE SEGNALAZIONI DI SOSPETTE REAZIONI AVVERSE AI FARMACI ANTIDIABETICI |
Autori | Marrazzo A. (1), Salis F. (1), Lupinu E. (1), Fois M.P. (2), Dachena O. (2) Fois C.A. (2) - 1) Scuola di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera - Università degli Studi di Sassari, 2) SC Farmaceutica Territoriale - ASL Sassari. |
Obiettivo | L’obiettivo della collaborazione tra diverse figure professionali è quello di incrementare la conoscenza e la sicurezza dei farmaci in modo da tutelare la salute pubblica. |
Introduzione | La sotto-segnalazione è uno dei principali limiti del sistema di segnalazione spontanea delle reazioni avverse ai farmaci. La sensibilizzazione di operatori sanitari e cittadini è fondamentale per promuovere e migliorare la quantità e la qualità delle segnalazioni. Da giugno 2022, il Servizio Farmaceutico di un’ASL della Sardegna ha intrapreso una collaborazione con gli ambulatori della Diabetologia per informare e dare supporto, al fine di incrementare il numero dei segnalatori e le segnalazioni spontanee di reazioni avverse ai farmaci utilizzati nel trattamento del Diabete Mellito di tipo 2. |
Metodi | L’accordo di collaborazione prevede l’impegno dei diabetologici a riportare le sospette reazioni avverse sulla Cartella Diabetologica informatizzata indicando “evento avverso” o “effetto collaterale”. Il farmacista abilitato, in accordo col segnalatore, valuterà la presenza dei requisiti per la compilazione della scheda di segnalazione e l’inserimento in RNFV. |
Risultati | Il confronto dei periodi pre e post-collaborazione evidenzia un incremento del 94% delle segnalazioni di sospette reazioni avverse a farmaci antidiabetici (ATC A10), di cui il 56% è riconducibile agli inibitori del co-trasportatore sodio/glucosio di tipo 2 (SGLT2), il 21% agli agonisti del recettore GLP-1, il 17% alla metformina, il 5% agli inibitori di DPP4 e l’1% alle sulfoniluree. Concentrandoci sulla classe maggiormente segnalata, il 70,21% delle reazioni avverse sono infezioni uro-genitali non gravi ma che determinano la sospensione del trattamento. Tra i pazienti che sviluppano tale sintomatologia il 64% è di sesso maschile, il 64% di essi ha più di 65 anni e la gliflozina maggiormente indicata come sospetta è il dapagliflozin (49%). |
Discussione e conclusioni * | La cooperazione tra figure sanitarie si è rivelata efficace nel promuovere la cultura della Farmacovigilanza e della sicurezza dei farmaci. Nello specifico, gli eventi avversi uro-genitali che si manifestano nei pazienti in trattamento con inibitori del SGLT2, seppur dichiarati comuni nelle schede tecniche, non venivano segnalati prima dell’intervento di sensibilizzazione nonostante portassero ad una sospensione o ad una rivalutazione del trattamento. |
POSTER | 2024_751-POSTER-MARRAZZO.pdf |
Utente | Alessandra |