Categoria | Iniziative di buona pratica |
---|---|
Area Scientifica di riferimento | Esperienze e metodologie della farmacia clinica |
Titolo | IL FARMACISTA CLINICO NEL TEAM “INFECTION CONTROL” PER LA CORRETTA GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE IN AMBITO OSPEDALIERO E DOMICILIARE |
Autori | E Nalbone 1, C Scolamacchia 1, S Alvisi 2, A Amadori 2, S Cedioli 2, V Magnani 2, N Marcatelli 2, MC Silvani 1, F Pieraccini 1 1. Dipartimento farmaceutico AUSL Romagna 2. Responsabili Rischio infettivo AVR |
Obiettivo | Uniformare le pratiche sanitarie per garantire una gestione adeguata del CV, rivalutazioni giornaliere e prevenzione delle infezioni con l’adozione di buone pratiche basate su evidenze scientifiche. |
Introduzione | Le infezioni urinarie legate al catetere vescicale (CV) sono tra le più comuni in ambito sanitario. Il principale fattore di rischio è la durata della cateterizzazione, con un rischio di infezione che aumenta per ogni giorno di mantenimento del DM in situ. Altri fattori di rischio includono genere femminile, età avanzata, infezioni preesistenti, diabete, malnutrizione e uremia. Pratiche assistenziali scorrette, come drenaggio a circuito aperto, errori nella manipolazione del catetere e procedure invasive, possono anch'esse aumentarne il rischio. |
Metodi | Il farmacista clinico è stato coinvolto nel team multidisciplinare per la gestione del rischio infettivo (SPIAR), insieme alla Direzione Medica e Infermieristica contribuendo alla stesura di una procedura aziendale per la prevenzione delle infezioni da CV, applicabile sia ai cateteri a permanenza che a intermittenza. Inoltre ha fornito supporto nella revisione della letteratura e catalogato i cateteri in gara aziendale per numero di vie (1, 2 o 3) e tipo di estremità prossimale (Foley, Nelaton, Tiemann, Couvelaire). Ogni catetere è stato descritto per materiale, consistenza (lattice, silicone, PVC), calibro e durata in situ, secondo scheda tecnica. |
Risultati | L’implementazione della procedura, basata sulle ultime evidenze e sui bundle di prevenzione di infezioni delle vie urinarie, ha consentito di ottimizzare la gestione del catetere vescicale da parte del personale sanitario, fornendo strumenti utili per una scelta consapevole e appropriata del dispositivo, basata sulle condizioni cliniche e fisiche del paziente. L'informazione dettagliata su materiali e tempi di permanenza ha facilitato il percorso di prescrizione appropriata e permesso di prevenire complicanze, come infezioni derivanti da un prolungato o scorretto uso del catetere. Questo ha reso più semplice la gestione quotidiana, migliorando la qualità delle cure e riducendo il rischio di eventi avversi. |
Discussione e conclusioni * | La procedura ha contribuito a migliorare la gestione del paziente, dalla fase di ricovero ospedaliero all’assistenza domiciliare, grazie a indicazioni chiare sulla corretta cateterizzazione e sui tempi di utilizzo dei dispositivi. L'approccio multidisciplinare ha reso più omogeneo il comportamento del personale sanitario e favorito la collaborazione tra farmacista clinico, infermieri e medici, che si è rivelata fondamentale per garantire un'adeguata continuità assistenziale dall'ambiente ospedaliero a quello territoriale. |
POSTER | IL-FARMACISTA-CLINICO-NEL-TEAM-INFECTION-CONTROL-PER-LA-CORRETTA-GESTIONE-DEL-CATETERE-VESCICALE-IN-AMBITO-OSPEDALIERO-E-DOMICILIARE.pdf |
Utente | ChiaraScolamacchia |