Categoria | Abstract scientifico |
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Area Scientifica di riferimento | Esperienze e metodologie della farmacia clinica |
Titolo | L’IMMUNOTERAPIA NEL CARCINOMA UROTELIALE: FOTOGRAFIA DI UN OSPEDALE PUGLIESE |
Autori | Spennato S (1), Fulceri L (1), Amerì L (2) - 1)Ospedale Vito Fazzi Lecce, 2)Università degli Studi di Parma |
Obiettivo | Fare una overview sui trattamenti a base di immunoterapia per carcinoma uroteliale. Si analizza il n°di pazienti suddivisi per età e sesso trattati con avelumab, enfortumab vedotin, pembrolizumab. |
Introduzione | Il tumore alla vescica rappresenta una delle forme tumorali più frequenti, preceduta dal tumore alla mammella, al colon retto, al polmone e alla prostata. La neoplasia ha un’incidenza maggiore nel sesso maschile e interessa prevalentemente pazienti anziani, con un’età superiore ai 50 anni. Nel 2019 è stata stimata, per ogni anno, la diagnosi di circa 29.200 nuovi casi in Italia e il trend risulta essere in aumento, soprattutto nel sesso femminile. Se in passato le strategie terapeutiche si limitavano a chemioterapia a base di platino - gemcitabina, negli ultimi anni si è avuta una rivoluzione. |
Metodi | Dal gestionale per le chemioterapie nella sezione report, abbiamo estrapolato i pazienti affetti da carcinoma uroteliale/vescica nel periodo 01/2022-08/2024. Tra questi abbiamo filtrato quelli trattati con farmaci immunoterapici: avelumab, enfortumab vedotin, pembrolizumab. Il report ottenuto è stato confrontato con i dati ricavati dal portale Aifa dal momento che tali Farmaci sono sottoposti a monitoraggio. Nella sezione ricerca paziente, filtrando per patologia e per farmaco abbiamo ottenuto l'elenco dei pazienti trattati nel periodo studiato. Entrando nel singolo paziente è stato possibile estrapolare dati quali età, trattamenti precedenti, trattamenti sospesi, trattamenti in corso. |
Risultati | I pazienti trattati con avelumab nel periodo studiato risultano 16:di cui 13 di sesso maschile con età compresa tra 67-87 anni;3 pazienti donne hanno 66,78,86 anni. Per enfortumab vedotin in totale abbiamo 5 pazienti in trattamento: 4 maschi di età compresa tra 57-83 anni; l'unica paziente donna ha 78anni. Per pembrolizumab i pazienti trattati sono 30:23 uomini con età tra 53-90 anni;7 donne con età tra 45-86 anni. Si è verificato per alcuni pazienti shift terapeutico a causa di progressione: 2 pazienti trattati con pembrolizumab hanno sospeso il trattamento ed attualmente ricevono enfortumab vedotin; un paziente ha sospeso la terapia con pembrolizumab e poi con enfortumab vedotin. Un paziente ha sospeso avelumab per enfortumab vedotin. |
Discussione e conclusioni * | Dalla nostra analisi si evince che il carcinoma uroteliale ha maggiore incidenza nella popolazione di sesso maschile con età superiore ai 50 anni, confermando il trend epidemiologico riportato in letteratura. Attualmente si dispone di strategie terapeutiche avanzate ed innovative quali l'immunoterapia dopo chemioterapia a base di platino senza progressione: vedi avelumab e/o pembrolizumab in monoterapia;in aggiunta enfortumab vedotin in seconda linea dopo fallimento di terapia a base di platino ed inibitore di PD-1 o PDL-1.E' interessante monitorare l'andamento prescrittivo crescente dal 2023 orientato verso avelumab al quale è stata riconosciuto il requisito di innovatività piena per il valore terapeutico aggiunto rispetto al pembrolizumab |
POSTER | poster-Sifact-urotelio-pdf.pdf |
Utente | Stefania.Spennato |