Categoria | Abstract scientifico |
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Area Scientifica di riferimento | L’intervento “clinico” attivo del farmacista: case report e case series |
Titolo | RICONCILIAZIONE FARMACOLOGICA REALIZZATA DAL FARMACISTA IN UN REPARTO DI GERIATRA COME STRUMENTO DI IDENTIFICAZIONE DI POTENZIALI ADR: CASE REPORT |
Autori | Rigo I.(1), Cecchin S.(2), Campbell Davies S.(1), Capogrosso Sansone A.(3), Rosa F.(1), Giron M.C.(2), Bano F.(3), Bastarolo D.(1)-1) AULSS 6 Euganea, UOC Farmacia Ospedaliera Alta Padovana, 2)Università di Padova, Dipartimento del Farmaco, 3)AULSS 6 Euganea, UOC Assistenza Farmaceutica Territoriale |
Obiettivo | L’obiettivo di questo lavoro è di presentare un caso clinico in cui la figura del farmacista si è rilevata fondamentale per migliorare la qualità delle cure e della sicurezza del paziente. |
Introduzione | L’aumento dell’aspettativa di vita e dei trattamenti efficaci per le malattie croniche ha portato all’incremento del numero di anziani con multimorbilità e in politerapia. Il processo di Riconciliazione Farmacologica è uno strumento efficace per una buona qualità delle cure e per prevenire discrepanze farmacologiche (DRPs). Queste sono eventi che coinvolgono una terapia farmacologica e possono realmente o potenzialmente causare reazioni avverse (ADR) e danni al paziente. Le ADR sono maggiormente frequenti e più severe negli anziani e sono responsabili del 20% delle ospedalizzazioni in ≥75 anni |
Metodi | Il caso clinico riguarda un paziente di 91 anni ricoverato per scompenso cardiaco congestizio ed edema dell’avambraccio, della mano e dell’arto superiore destro, presso un reparto di Geriatria. Al ricovero, il farmacista ha effettuato la ricognizione della terapia farmacologica intervistando il caregiver.[1] Poi, ha identificato le potenziali DRPs ed eventuali ADR. Per l’identificazione delle interazioni farmacologiche sono stati utilizzati diversi interaction checkers mentre sono stati consultati i criteri di BEERS e STOPP per verificare eventuali somministrazioni inappropriate. I dati raccolti sono stati inseriti in un report di revisione farmacologica condiviso con il clinico. |
Risultati | Dalla revisione farmacologica della terapia del paziente è emerso che al ricovero assumeva 13 farmaci e presentava multimorbidità cardiovascolari. Dall'analisi è emerso che pochi giorni prima del ricovero aveva assunto il principio attivo macrogol per la stipsi. Consultando l'RCP della specialità medicinale e le banche dati, il farmacista ha riscontrato che tra gli effetti indesiderati molto rari a carico del sistema immunitario vi sono reazioni di ipersensibilità come edema di Quincke.[2] Il farmacista, confrontandosi con il clinico, ha proposto la sospensione del farmaco che ha portato alla risoluzione spontanea dell’edema. Successivamente, il medico in collaborazione con il farmacista ha segnalato l'ADR sul portale di Farmacovigilanza. |
Discussione e conclusioni * | Il suggerimento fornito dal farmacista è risultato importante per poter rilevare l’ADR al momento del ricovero del paziente e questo è stato possibile solo grazie ad un’accurata revisione della terapia farmacologica. |
POSTER | Poster-2024_1013.pdf |
Bibliografia | [1] Scheda Tecnica CASENLAX 10G polvere per soluzione orale |
Utente | ilaria.rigo |