Autore: Angelo C. Palozzo
Come tutti i comuni cittadini, seguo con preoccupazione l’evoluzione della pandemia dalla mia abitazione in Abruzzo, dove sono confinato dai provvedimenti governativi in atto. Appena entrato in pensione, credevo di poter affrontare una nuova vita, dedicandomi professionalmente solo alla società scientifica di cui sono da pochi mesi presidente. La vita riserva però delle sorprese ed i programmi di molti sono stati sospesi e rinviati a tempi migliori. Penso tuttavia che la pietas verso coloro che sono in difficoltà oggi non ci deve deprimere perché i sanitari devono dimostrare di saper reagire ed alleviare le pene di chi soffre. Ai tempi in cui non c’era la protezione civile i gruppi meglio organizzati nel rispondere alle emergenze, più ancora dell’esercito, sono stati proprio i sanitari con azioni volontarie o per funzioni pubbliche. Non dobbiamo inoltre cedere alla paura di un futuro incerto perché l’esperienza e la storia insegnano che dopo ogni crisi c’è un cambiamento importante, spesso una rinascita. Penso ai miei colleghi al lavoro, che non solo corrono rischi ma che devono impegnarsi ancora di più nella logistica, nella galenica e nella corretta informazione scientifica e mi chiedo come possano essere aiutati a distanza. Ritengo che In questi momenti sia ancora più difficile aggiornarsi e seguire il numero crescente di informazioni scientifiche che emergono, in particolare per il COVID-19. Attraverso il sito cercheremo pertanto di fornire degli strumenti che rendono più rapida la consultazione di interventi specialistici ai colleghi che vogliono aggiornarsi su questi argomenti, piuttosto che rimbalzare notizie dai siti che se ne occupano istituzionalmente.
Esplorare le Società Scientifiche sul COVID 19 – una prima selezione
Attraverso i siti delle società scientifiche si propone una prima selezione delle patologie che portano i pazienti ad essere più a rischio di gravi complicanze se contraggono il COVID-19. In ambito di farmacia clinica è infatti importante affrontare i problemi in un’ottica multidisciplinare, migliorando le proprie conoscenze in clinica, anche attraverso linee guida e raccomandazioni degli specialisti.
I dati di co-morbidità rilevati dai pazienti deceduti da COVID-19 sono riportati nel sito dell’Istituto Superiore di Sanità: https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-decessi-italia
Come è noto, e si conferma dai dati di epicentro, sono soprattutto le persone anziane (età media 78 anni) con co-morbidità in atto ad essere le più colpite. Le società di geriatria sono pertanto impegnate a salvaguardare gli anziani soprattutto quando la tentazione è di usare tecniche di triage per l’accoglienza nelle terapie intensive. Inoltre, poiché le RSA (Residenze Sanitarie Assistite) sono le strutture che, con gli ospedali, sono oggi considerate più a rischio, è stato avviato uno studio dalla SIGG che coinvolge 8 regioni italiane (vedi https://www.sigg.it/news/comunicati-stampa-sigg-30-03-2020/), Altri statements delle società europee sono rilevabili in
https://www.eugms.org/news/read/article/489.html
Poiché le co-morbidità che favoriscono il decesso di questi pazienti sono soprattutto le malattie cardiovascolari, un’interessante serie di lezioni sono reperibili nel sito della Società Italiana di Cardiologia che ha messo a disposizione una serie di slide con rilievi raccolti da 900 pazienti della corrispondente società cinese di cardiologia (Union Hospital): si tratta di un sintetico, quanto completo ed aggiornato quadro sull’argomento https://www.sicardiologia.it/sito/29-03-2020.asp. Le lezioni sono in un inglese comprensibile e di chiara esposizione.
La società di Anestesia, Rianimazione e Terapia intensiva (SIAARTI) affronta i numerosi problemi tecnici e di etica professionale, attraverso raccomandazioni e LG. In un momento in cui l’afflusso di pazienti gravi ha messo in crisi il sistema, al sito :
http://www.siaarti.it/News/COVID19%20-%20documenti%20SIAARTI.aspx
si possono trovare i documenti a cura del gruppo di lavoro “Aggiornamenti Covid-19” (Ida Di Giacinto, Jessica Maugeri, Daniela Pasero, Santi Maurizio Raineri, Bruno Viaggi).
Ovviamente, sollevano preoccupazione coloro che già soffrono di malattie respiratorie. La SIP, società Italiana di Pneumologia fornisce, al link
le linee guida per la gestione respiratoria del paziente con COVID-19.
La società ha inoltre condiviso una iniziativa di solidarietà digitale dell’editore McGraw-Hill, mettendo a disposizione un libretto gratuito: L’ABC DELLA VENTILAZIONE MECCANICA NON INVASIVA IN URGENZA Seconda edizione Roberto di Cosentini Stefano Aliberti Anna Maria Brambilla, che si può scaricare dal link
Come si devono invece comportare i pazienti affetti da patologie respiratorie croniche ? AIPONET (http://www.aiponet.it/), al sito
http://www.aiponet.it/news/speciale-covid-19/covid-19-chiedi-allo-pneumologo.html
rende disponibile un servizio di consulenza per i pazienti e sono offerte risposte già precostituite attraverso una serie di FAQ.
Molte sono le persone affette da difetti del sistema immunitario: le malattie autoimmuni (es.: malattia di Graves, l’artrite reumatoide, la tiroidite di Hashimoto, il diabete mellito di tipo 1, il lupus eritematoso sistemico, alcune vasculiti, morbo di Addison, polimiosite, sindrome di Sjögren, sclerosi sistemica progressiva, molti casi di glomerulonefrite, diverse forme di asma), i trapiantati, i pazienti in trattamento antitumorale, alcune malattie rare, i malnutriti…Ovviamente grande preoccupazione è manifestata per il COVID-19 da pazienti che sono in trattamento con immunosoppressori. Per questi pazienti il ministero ha divulgato utili ma generiche raccomandazioni al sito
In risposta a provvedimenti governativi che prevedono benefici per questi pazienti (circolare ministeriale https://www.reumatologia.it/obj/files/covid19/circolarePresidenzaConsiglio.pdf), la società di reumatologia ha indicato i seguenti trattamenti a rischio: corticosteroidi a dose uguale o superiore a 7.5 mg/die in equivalente prednisonico; farmaci modificanti il decorso di malattia convenzionali (Methotrexate monosettimanale, Leflunomide); inibitori del TNF-alfa; Inibitore della co-stimolazione T linfocitaria; inibitori del recettore di IL-1, IL-6, IL-17, IL-12/23; inibitori della differenziazione B cellulare; inibitori delle Janus chinasi e della fosfodiesterasi; Ciclosporina, Micofenolato Mofetil, Tacrolimus; Ciclofosfamide, Azatioprina.
I pazienti con diabete sono più suscettibili all’infezione ? Dal sito della società di diabetologia (http://www.siditalia.it/coronavirus-e-diabete-aggiornamenti) sono disponibili informazioni e consulenze gratuite per i pazienti. E’ inoltre possibile scaricare una lettera dove è riportata un’analisi epidemiologica sulla specifica materia : i pazienti non sembrano più colpiti ma, se lo sono, sono più gravati da complicanze ( http://www.siditalia.it/pdf/coronavirus/lettera-Journal_of_Endocrinological_Investigation.pdf)
Per i pazienti affetti da tumore, le società italiane di oncologia hanno stilato un breve documento per il rischio infettivo, raggiungibile al sito : https://www.aiom.it/rischio-infettivo-da-coronavirus-covid-19-indicazioni-aiom-comu-cipomo-per-loncologia/. Più complete sono le società scientifiche europee (ESMO) e l’ U.S.A. (ASCO), che forniscono numerosa documentazione ai seguenti link :
https://www.esmo.org/newsroom/covid-19-and-cancer
https://www.asco.org/asco-coronavirus-information
Nel sito dell’ASCO è riportato un interessante documento con le FAQs relative ai pazienti che sono o sono stati affetti da tumore e il COVID 19.
Per i pazienti affetti da malattie rare, può essere importante conoscerne le caratteristiche e come agire nelle emergenze, soprattutto quando debbano essere trattati farmacologicamente od essere ricoverati. Al link https://www.orpha.net/consor/cgi-bin/Disease_Emergency.php?lng=EN, è possibile accedere alla loro descrizione, in diverse lingue della CE.