Frequently Asked Questions a cura di Andrea Messori, presidente del comitato scientifico SIFaCT
I pre-print server (altrimenti detti “scientific repository”) rappresentano un dato di fatto con il quale “tutti” siamo oggi chiamati a confrontarci. Per “tutti” intendiamo non solo la comunità scientifica, ma in particolare i professionisti sanitari, gli “scienziati”, l’opinione pubblica, l’accademia, il mondo dell’editoria ed sistema sanitario stesso. Collocare in un corretto ambito il ruolo dei preprint server è una questione complessa, caratterizzata da luci ed ombre e da aree di oggettiva incertezza in prospettiva di breve e lungo termine.
In estrema sintesi, una pubblicazione che compare su un preprint server si caratterizza per essere un risultato scientifico/editoriale che non ha attraversato il percorso della cosiddetta “peer review”. E’ cioè un risultato scientifico/editoriale sul genere “fai-da-te” senza quindi alcuna verifica dei contenuti da parte di terze persone (i cosiddetti referee o reviewer o peers). Detta così, si tratta di una definizione dichiaratamente imprecisa che non coglie le criticità e/o i potenziali vantaggi di questo fenomeno.
E’ molto difficile scrivere un “buon documento” in materia senza inciampare in una qualche inesattezza o in prese di posizione oggettivamente opinabili. Per questa ragione SIFACT ha deciso di affrontare questo argomento con una iniziativa preliminare organizzata secondo lo schema delle frequently asked question (FAQ).
Cos’è un preprint server (PPS) alias scientific repository? | E’ un contenitore informatico internazionale nel quale possono essere depositati articoli scientifici (detti “preprint”) che non risultano pubblicati su una rivista scientifica. Spesso un preprint può essere compatibile con una successiva pubblicazione dell’articolo medesimo su una rivista scientifica tradizionale, frequentemente il preprint costituisce il risultato finale dello studio/articolo in questione. |
Quali preprint server sono più affermati in campo medico? | Si possono citare medRXiv, bioRXiv, Open Science Framework (OSF). |
Quali implicazioni pone un PPS agli autori di un articolo scientifico? | Un PPS di regola non pone vincoli di rilievo agli autori dello studio/articolo che viene sottoposto e pubblicato come preprint sul PPS. Vi è però un vincolo di altra natura: molte riviste scientifiche rifiutano per principio un articolo/studio che già compare su un PPS poiché non contemplano la possibilità di pubblicare una seconda volta un articolo/studio che è gia stato pubblicato su un PPS. |
Quali implicazioni pone un PPS agli autori di un articolo scientifico? | La principale implicazione è quella sopra descritta: pubblicare un articolo/studio su un PPS preclude l’accesso alle riviste scientifiche che non “tollerano” la pre-pubblicazione su un PPS. La principale implicazione per gli autori è tuttavia un’altra: non è chiaro quale sia il vantaggio che gli autori ottengono pre-pubblicando su un PPS. L’unico vantaggio oggettivo è quello di far circolare il proprio studio/articolo con un anticipo di qualche mese rispetto alla tempistica di una “normale” pubblicazione basata sui canali di editoria “tradizionale”. |
Quali Case Editrici promuovono l’utilizzo dei PPS? | Si tratta di un numero crescente di riviste. Si consiglia di consultare l’elenco “List of academic journals by preprint policy” riportato su Wikipedia all’indirizzo:
https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_academic_journals_by_preprint_policy |
Quali Case Editrici di fatto avversano l’utilizzo dei PPS? | Analogamente, Si consiglia di consultare l’elenco “List of academic journals by preprint policy” riportato su Wikipedia all’indirizzo:
https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_academic_journals_by_preprint_policy |
Quale è la numerosità dei PPS che si sono resi disponibili a livello internazionale? | Non esistono informazioni attendibili su questo punto anche perché non esiste una lista dei PPS attivi. |
Quali scenari possono delinearsi nel caso di una (eccessiva) proliferazione dei PPS? | Si può generare un eccesso di materia prima scientifica con confini incerti tra il materiale “peer reviewed” e quello non “peer reviwed” |
Quale valore scientifico è opportuno riconoscere ad un articolo pubblicato su un PPS? | Risposta sintetica, ma non necessariamente “veritiera”: un valore scarso o addirittura nullo. |
Come si riconosce un articolo pubblicato su un PPS rispetto a un articolo pubblicato su una rivista online basata sul criterio della peer-review? | Non esiste un criterio esplicitabile avente certezza di funzionamento. Solo l’esperienza consente di maneggiare il problema con la dovuta padronanza. |
Se da un lato è opportuno esercitare la massima cautela nel recepire i contenuti di un articolo pubblicato su un PPS, in confronto quale cautela va esercitata nei confronti di un articolo pubblicato su una rivista non peer-reviewed? | Pur senza esagerare, una qualche cautela va esercitata anche di fronte ad un articolo tradizionalmente “peer reviewed” pubblicato su una rivista tradizionale e, magari, pure autorevole. Vanno comunque rifiutate le posizioni di fatto anti-scientifiche di coloro che, prendendo spunto da innegabili episodi “infelici” verificatisi su riviste pur autorevoli, esercitano un negazionismo che di fatto porta poi a negare in toto la scienza ed il metodo scientifico. |
Cosa significa “peer-review”? | Si rimanda alla pagina di Wikipedia all’indirizzo https://it.wikipedia.org/wiki/Revisione_paritaria |
Quali riviste si basano sul metodo della “peer review” esercitando tale metodo con il dovuto rigore? | Impossibile rispondere con oggettività. Si può tuttavia presumere che le riviste che hanno un fattore di impatto più alto esercitino un livello più rigoroso di peer review. |
Quali riviste si basano sul metodo della “peer review” esercitando tale metodo con rigore “addomesticato”? | Impossibile rispondere con oggettività. Si può tuttavia presumere che le riviste che hanno un fattore di impatto più alto esercitino un livello più rigoroso di peer review rispetto alle riviste che hanno un fattore di impatto più basso. |
Cosa significa il termine “rivista predatoria”? | Si tratta di una rivista che pubblica a pagamento e dichiara falsamente di applicare il criterio della “peer review”. |
Quale interpretazione va data al crescente fenomeno per cui un numero crescente di riviste peer-reviewed pubblica esclusivamente in Open Access? | Il valore scientifico declina come criterio di merito e viene, in parte, soppiantato dall’avere a disposizione i fondi per poter pagare circa 1000-2500 euro per ogni articolo pubblicato. |
Quale entità possono avere le publication fee imposte dalle riviste che pubblicano in Open Access? | Orientativamente da 1000 a 2500 euro. |
Cosa significa rivista “ibrida” riguardo all’opzione di pubblicare in Open Access? | La rivista può pubblicare gratis oppure, se gli autori pagano la publication fee, l’articolo viene pubblicato in Open Access ed è quindi di libero accesso su Internet. |
Cosa sono le “cordate” che si scambiano il favore di una authorship in parte “fasulla”? | Gli autori A1, A2, A3, A4 sono gli esecutori dello studio scientifico 1, mentre gli autori B1, B2, B3, B4 sono gli esecutori dello studio scientifico 2. I due gruppi di ricerca si accordano inserendo A1, A2, A3, A4, B1, B2, B3, B4, come autori dello studio scientifico 1 e inserendo B1, B2, B3, B4, A1, A2, A3, A4 come autori dello studio scientifico 2. Si tratta cioè di un (illecito) scambio di favori. |
A cosa si va incontro sottoponendo un articolo ad una rivista? | Gli autori che affrontano la peer review possono ricevere diverse risposte come:
– accettazione del manoscritto senza ulteriori modifiche (raramente); – rifiuto immediato senza ricorrere al parere dei referee; – rifiuto nel giro di alcune settimane comunicato con la “giustificazione” dei pareri dei referee che vengono acclusi; – richiesta di revisionare l’articolo in base ai pareri dei referee e successiva accettazione dell’articolo revisionato; – richiesta di revisionare l’articolo in base ai pareri dei referee e successiva rejection dell’articolo revisionato; In linea di massima, tanto più prestigiosa è la rivista, maggiore è la probabilità di rifiuto del paper a causa dell’importante selezione qualitativa dei contributi inviati. E’ importante che gli autori accettino un eventuale rifiuto come uno stimolo a migliorarsi e che se i rifiuti sulle riviste autorevoli sono frequenti potrebbe essere necessaria una riflessione su possibili limiti dei propri lavori. |
Qual è il rischio di rejection a cui si va incontro sottoponendo un articolo ad una rivista avente impact factor oltre 6? | Per un gruppo di ricerca avente un livello medio di autorevolezza, il rischio è molto elevato (potrebbe anche raggiungere il 90%) fatto salvo il caso in cui il prodotto scientifico si configura con caratteristiche di oggettiva eccellenza. |
Riferimenti bibliografici essenziali
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Giambelluca A. Preprint in ambito scientifico: la “fonte” giornalistica del momento, su cui fare molta attenzione. MediciOggi, 4 Giugno 2020, url https://medicioggi.it/interviste/preprint-in-ambito-scientifico-la-fonte-giornalistica-del-momento-su-cui-fare-molta-attenzione/?fbclid=IwAR2IfSjFTOLDKxKbBKvWOtZBEosZCvy9pHF-Rk8rTybXk_WilfwHuTnnJSw
Iacobucci G. New preprint server allows earlier sharing of research methods and findings. BMJ. 2019;365:l4110. Published 2019 Jun 6. doi:10.1136/bmj.l4110
Ioannidis JPA, Berkwits M, Flanagin A, Godlee F, Bloom T. Ninth international congress on peer review and scientific publication: call for research. BMJ. 2019;366:l5475. Published 2019 Sep 16. doi:10.1136/bmj.l5475
Smyth AR, Rawlinson C, Jenkins G. Preprint servers: a ‘rush to publish’ or ‘just in time delivery’ for science? [published online ahead of print, 2020 Apr 20]. Thorax. 2020;thoraxjnl-2020-214937. doi:10.1136/thoraxjnl-2020-214937
Verma AA, Detsky AS. Preprints: a Timely Counterbalance for Big Data-Driven Research (published online ahead of print, 2020 Mar 5). J Gen Intern Med. 2020;10.1007/s11606-020-05746-w. doi:10.1007/s11606-020-05746-w